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Alta Badia Alto Godimento

…già, dopo quattro giorni passati lassù il binomio risulta immediato.

Dopo varie estati passate ad esplorare la zona in cerca dei “trails” ideali, acquisite le conoscenze geografiche e tecniche, era arrivato il momento di organizzare almeno un WE tra amici rider della East…tempo una settimana dal mio ritorno dalla Badia in agosto e si riparte!

Protagonisti: beh io (Giovanni), Andrea e i due coraggiosi neofiti di Duino Marco e Andrea (che fantasia!)…due persone con la bici giusta nel posto giusto ma con la gente sbagliata! Infatti a me e Andrea è bastato poco per sverginarli con dislivelli negativi effettivamente tecnici considerando la loro esperienza!

La nostra vacanza inizia prima dell’arrivo…neanche il tempo di scollinare il passo Falzarego e avvistare il cartello di accoglienza ladina “Alta Badia : Binvignûz!” e stiamo già scaricando le bike preparate con cura nei giorni precedenti…di certo non la stessa cura prestata al riempimento delle valigie, nel mio caso 345 megliette 64 giubbotti e un paio di mutande, Marco niente cambi…solo camere d’aria, AndreaDuin con solo un paio di scarpe da skate per tutto e l’altro Andrea con le sue lavate il giorno prima e ancora bagnate (però aveva gli infradito con gli sganci).

Primo giorno quindi gran discesa dal Falzarego a La Villa e poi Corvara dove alloggiavamo, un giro improvvisato scendendo in modalità “random” tra prati e boschi (un bel oscar a Marco che è riuscito ad utilizzare in un pomeriggio un buon 60% delle 87 camere d’aria che aveva, riuscendo a pizzicare su asfalto!!).

Secondo giorno l’attesissimo tour friraiza studiato dal sottoscritto…pur essendo molto free con un buon 70% di discesa non abbiamo risparmiato il passo Campolongo su asfalto arrancando con 30 chili di zaino e con la colazione in gola…un trionfo di yogurt miele burro formaggio speck salame latte e 20 tipi di pane…60000kilo calorie bruciate nei primi 6 chilometri! Per il resto…ah il resto…dal rifugio Pralongià (2109m) tutta discesa fino La Villa (1433m) poi comodamente sulla cabinovia del Piz La Jla si riprende fiato e a quota 2007 si torna a Corvara (1568m) il tutto tra single track da 200 orari, prati come piste da dual (le bagarre non si sono risparmiate!), ghiaioni, umidi sottoboschi conditi radici sulle quali staccare le ruote e poi le piste da sci…tosate come campi da golf dove ci si sfida ad esagerare col posteriore…emozioni difficili da tradurre in parole!

Ma è stata anche la giornata delle tragedie…mi ricordavo di una profonda canaletta…ma era troppo tardi e Andrea intento a battere il record di velocità su prato dietro di me ha tentato il gap…dieci minuti dopo eravamo dal meccanico a riparare il suo freno magura esploso (18 euri!!!)…i segni sul casco integrale…quelli ci sono ancora! Poi si accorge di aver dimenticato i suoi Oakley in vetta e torna a farsi 6Km in salita su strada. AndreaDuin col suo unico paio di scarpe inevitabilmente è caduto nel fango (alla sera girava scalzo per Corvara), Marco che si chiude in x-up il ginocchio in discesa…io? Io invece ricordo di essere atterrato in nose wheelie poi ho visto il cielo, poi erba, poi cielo, poi erba, poi…risate!!! Poi alla sera si esaurivano le ultime energie con sessions improvvisate sul mini pipe allestito in paese, attirando l’attenzione delle teens romagnole…con Andrea reduce dalle serate a Sistiana che si aggirava con 10 gradi in infradito e bermuda e Marco vestito con camere d’aria…

Tra le altre uscite vale la pena di ricordare quella del Santa Croce…Partendo da Pedraces si prende la seggiovia a San Leonardo, dopo un centinaio di metri in salita si raggiunge l’ospizio Santa Croce (provare Strudel) e da lì kilometri di sigle track fino a La Villa tutti in discesa lungo il sentiero CAI 15 e poi 12…libidine!!!

Di tutto questo rimane solo il rammarico di non essere un local…sapere che avresti potuto plasmare quei terreni e cospargere i boschi di shores da fare invidia a whistler…a s’?dei!

Enjoy The Ride!

Insane Giovanni